Piano cottura ad angolo: quanto misura e perché sceglierlo

Piano cottura ad angolo: quanto misura e perché sceglierlo

Adatto per piccole cucine e grandi open space, il piano cottura ad angolo è la soluzione ideale per chi desidera sfruttare le potenzialità di uno spazio che rimarrebbe inutilizzato e trasformare la zona cottura nell’attrazione principale della stanza, mettendo in risalto la forma peculiare dei mobili.

Il piano cottura angolare è una soluzione salvaspazio perché può essere posizionato in corrispondenza dell’intersezione tra le due pareti, lasciando gli altri piani di lavoro liberi e risolvendo il problema del gioco all’incastro con cui si deve fare i conti quando si è chiamati a scegliere dove inserire gli elettrodomestici.

Inoltre, ha un grande impatto estetico: se per alcuni non ha un grande appeal, per altri è una risorsa preziosa da sfruttare per donare alla cucina un tocco di originalità e creare un ambiente unico e ricercato.

Scopriamo quanto misura un piano di cottura ad angolo e passiamo in rassegna le ragioni per cui potrebbe essere la scelta giusta per la tua cucina.

Quanto occupa un piano ad angolo

Per installare un piano cottura ad angolo all’interno della cucina e fare in modo che si integri alla perfezione con il resto dell’arredamento, è essenziale sapere quanto spazio occupa e quali sono le sue dimensioni. Questi fattori, infatti, possono influenzare il layout della stanza.

Quanto misura un piano cottura ad angolo? Molto dipende dal produttore e dal modello specifico. Generalmente, la larghezza è compresa tra i 60 e i 90 cm, mentre la profondità si aggira intorno ai 50-60 cm e l’altezza tra i 4 e i 5 cm.

Queste misure possono differire leggermente in base al numero di fuochi o di piastre, a seconda che si scelga un piano cottura ad angolo a gas, elettrico o a induzione. Quelli più diffusi sono i piani angolari a 4 o 5 bruciatori o piastre, che presentano una larghezza e una profondità di circa 80 cm. A parità di numero di fuochi, quelli a gas richiedono uno spazio maggiore rispetto a quelli elettrici o a induzione.

Determinante è anche la conformazione stessa del piano cottura. I modelli più moderni sono dotati di fuochi in linea, una disposizione che dona alla composizione un aspetto accattivante, essenziale e minimale. I più classici, invece, sono monoblocco con fuochi appaiati. Considerando lo stesso numero di bruciatori o piastre, i piani con fuochi in linea sono più ingombranti rispetto a quelli monoblocco, che si presentano invece più compatti.

Il modello più diffuso è il piano cottura con il fuoco centrale posizionato in corrispondenza dell’angolo e gli altri bruciatori o fuochi posizionati sui lati, disposti allineati rispetto alla profondità del mobile. Questo permette di sfruttare tutta la superficie angolare della base.

È fondamentale, inoltre, misurare con precisione lo spazio disponibile nell’angolo della cucina per determinare se le dimensioni del piano cottura si adattano correttamente alla base. Per esempio, se il piano cottura conta 4 fuochi ed è largo 60 cm, la base deve misurare almeno 90×90 cm.

Il consiglio è prestare attenzione non solo alle dimensioni del piano cottura e del mobile, ma anche allo spazio necessario per i collegamenti elettrici o a gas, nonché per la cappa angolare da installare sopra il piano cottura. Immaginando di avere un piano cottura a 4 fuochi e largo 50 cm installato su una base di 100×100 cm, per l’aspirazione si può optare per una cappa che misura circa 100×100 cm o per una cappa incassata a soffitto.

Piano cottura ad angolo: quando sceglierlo

Il piano cottura ad angolo può essere la soluzione ideale per migliorare la funzionalità e l’estetica della cucina. La scelta, però, deve essere ponderata sulla base di una serie di considerazioni pratiche e di design:

  • ottimizzazione dello spazio, sia all’interno di piccoli ambienti che di grandi open space. Il piano cottura angolare è perfetto per lasciare liberi gli altri piani di lavoro e sfruttare una zona che, con molta probabilità, rimarrebbe inutilizzata. Inoltre, optando per questa soluzione, è possibile distribuire in modo strategico elettrodomestici e spazi di archiviazione, rendendo la cucina più funzionale e offrendo una migliore organizzazione delle attività quotidiane;
  • efficienza operativa, soprattutto quando il piano cottura viene installato su una base accessoriata con cesti girevoli o estraibili. Questa configurazione permette di accedere rapidamente a pentole, padelle e utensili, senza doversi spostare continuamente da un lato all’altro della stanza, e rende più agevole la preparazione dei pasti;
  • ampia scelta di materiali e finiture per adattarsi ad una molteplicità di stili. I piani cottura ad angolo sono disponibili in alcuni modelli e possono essere abbinati con facilità allo stile dell’arredamento per creare un ambiente cucina unico e ricercato.

Prima di prendere una decisione, è fondamentale considerare le caratteristiche della cucina e della base che andrà ad ospitare il piano cottura, nonché le proprie preferenze stilistiche. Con una progettazione adeguata, il piano cottura ad angolo può diventare l’elemento focale della cucina, migliorando sia la funzionalità che l’estetica dell’ambiente.

Gli svantaggi legati all’installazione di un piano cottura ad angolo sono principalmente due: possono risultare bui a causa della loro stessa collocazione e, per alcuni, meno comodi rispetto ai comuni piani cottura. In quest’ultimo caso si tratta di una preferenza personale. Al primo problema, invece, è possibile ovviare progettando un’adeguata illuminazione artificiale.

Se si opta per un piano cottura ad angolo, è fondamentale studiare con attenzione il piano di illuminazione della cucina per assicurare che l’area cottura, anche se posizionata nell’angolo della stanza, sia perfettamente illuminata, così da rendere agevole l’uso dei fornelli e la preparazione dei pasti.

È importante prestare attenzione anche alla scelta delle mattonelle che rivestono la parete dietro il piano cottura. Quelle con fughe molto ampie sono sconsigliate perché possono risultare molto difficili da pulire. È un aspetto importante da valutare perché il piano cottura deve essere per prima cosa pensato per dilettarsi ai fornelli in tutta comodità, ma in seconda istanza deve permette di mantenere pulita la zona cottura sempre pulita.

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